Studioso della relazione ecosistemica tra l’uomo e l’acqua dalla preistoria fino all’età contemporanea. Dirigente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha prestato servizio nelle regioni del Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Come membro scientifico del Servizio Tecnico di Archeologia Subacquea della Direzione Generale del Ministero ha lavorato per la tutela e la ricerca delle acque del Nord Italia e della Sardegna. Per vent’anni ha diretto le ricerche nei villaggi palaffiticoli del Lago di Viverone (Provincia di Torino, Piemonte). In seguito, si è dedicato per oltre due decadi allo studio dell’archeologia in ambiente umidi e subacquei a Venezia e nella Laguna. Ideatore e codirettore del Progetto Archeomar 1 e 2 per la cartografia delle zone archeologiche subacquee della Campania, Basilicata, Calabria e Puglia; e successivamente per Lazio e Toscana. Ha partecipato alla promozione e fondazione dell’ Associazione Archeologi Subacquei Italiani (AIASub), dell’ Istituto Italiano di Archeologia ed Etnologia Navale (IstIAEN) e dell’ Istituto Italiano di Archeologia Subacquea (IIAS). Attualmente è membro dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Sebastiano Tusa. Responsabile scientifico della Conferenza di archeologia subacquea della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (Paestum). Promotore e responsabile del Progetto Palafitte Italiane Contemporanee (Progetto PIC): studio della continuità dell’utilizzazione del legno per la costruzione lungo le coste italiane dalla preistoria fino all’età contemporanea.